Kerley strabilia a Eugene nei 100 metri dei Trials: 9″76

La medaglia d'argento olimpica domina la finale in 9"77 dopo aver fatto il personale nella semifinale

Nella seconda giornata dei Campionati Statunitensi di atletica in corso di svolgimento a Eugene in Oregon, validi anche come selezione per accedere ai Campionati del Mondo che si svolgeranno sullo stesso impianto dell’Hayward Field, sensazionali risultati sui 100 metri maschili dove Fred Kerley, medaglia d’argento ai Giochi di Tokyo 2021 dietro Marcell Jacobs, ha dominato la finale con il tempo di 9″77, davanti a Marvin Bracy-Williams secondo con il proprio personale di 9″85, e Trayvon Bromell terzo in 9″88.

In realtà Kerley ha fatto un crono ancor migliore nella prima semifinale, disputata un’ora e quaranta prima alle 2,50 della notte italiana, quando ha chiuso in 9″76 realizzando il suo personale, nonché miglior prestazione mondiale dell’anno e record dei campionati, ma anche certamente una delle migliori performance di sempre al mondo, a conclusione di circa 24 ore di gare in cui ha anche corso in 9″83 nella batteria, migliorando di fatto per tre volte il suo precedente limite di 9″84 ottenuto proprio nella finale giapponese dei giochi a cinque cerchi.

Oltre ai primi tre atleti sul podio, parteciperà di diritto ai prossimi Mondiali anche il campione uscente di Doha 2019 Christian Coleman, che ha dimostrato anche lui di essere in eccellente condizione di forma chiudendo la semifinale al terzo posto in 9″87 dietro a Bromell e Bracy-Williams, con il primo che ha fatto il suo stagionale di 9″81 e il secondo 9″86, per poi rinunciare a correre la finale che per lui non aveva più alcun significato.

Anche la gara veloce femminile, dopo la clamorosa eliminazione ieri in batteria di una delle favorite Sha’Carri Richardson, ha registrato grandi crono con la vittoria di Melissa Jefferson in 10″69, crono che non può essere considerato statisticamente valido perché inficiato da un vento fuori norma di +2,9 m/s, ma in ogni caso la velocista aveva fatto il suo personale in semifinale correndo in 10″82.

Qualificata per i Mondiali anche Aleia Hobbs, che nelle batterie del giorno precedente aveva ottenuto il miglior tempo con un eccellente 10”88, seconda nella finale con 10″72 fuori norma, ma comunque al personale nella semifinale con 10″81, mentre il terzo posto utile viene assegnato a Twanisha Terry che chiude in 10″74 dopo aver realizzato il proprio primato valido con 10″87 sempre nella semifinale.

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Finale salto in lungo maschile

Vittoria di Rayvon Grey con la misura di 8,19 che potrebbe però non dare al saltatore la qualificazione per i mondiali in quanto, al di là della vittoria nei Trials, bisogna poi avere ovviamente i requisiti di partecipazione previsti da World Athletics che prevedono un minimo di 8,22 o una posizione utile nel ranking, dove Grey è attualmente solo in 54esima posizione, anche se certamente la vittoria nei campionati statunitensi gli darà tantissimi punti.

Certamente qualificato è invece il secondo con 8,15 della finale di questa notte, Steffin McCarter, ben posizionato nel ranking mentre il terzo con 8,11 Jeremiah Davis sembra avere meno possibilità.

Male i due leader stagionali statunitensi, con salti però effettuati nelle gare indoor, Marquis Dendy e Mat Boling, rispettivamente a 8,27 e 8,25 che avrebbe rappresentato il minimo, finiti decimo il primo con 7,87 e dodicesimo il secondo con 7,78.

Eliminato anche JuVaughn Harrison, undicesimo con 7,86, che l’anno scorso si era qualificato per le Olimpiadi sia nel lungo che nell’alto dove evidentemente ci riproverà nei prossimi giorni.

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Finale salto con l’asta femminile

Vittoria di Sandi Morris con la migliore misura mondiale dell’anno di 4,82, con il secondo posto di Alina Mc Donald con 4,65, stessa misura della terza Katie Nageotte ma con meno errori.

Morris e Nageotte hanno già da tempo ampiamente il minimo per i Mondiali, mentre Mc Donald è perfettamente posizionata nel ranking per cui tutte e tre parteciperanno alla manifestazione iridata.

Finale getto del peso maschile

Strepitosa gara con il successo dell’Imperatore della specialità, Ryan Crouser, tornato in straordinarie condizioni di forma dopo la piccola delusione della sconfitta ai Mondiali indoor di Belgrado, che vince con al sensazionale misura di 23.12, non lontano dal suo primato del mondo di 23,37 ma grandissima prestazione anche di Joe Kovacs che chiude secondo con 22.87, mentre al terzo posto, staccatissimo ma qualificato per la rassegna iridata, Josh Awotunde con 21,51.

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Finale lancio del disco femminile

Vittoria della grande Valarie Allman con 66.92, con il secondo posto Laulauga Tausaga-Collins con 64,49 e il terzo di Rachel Dincoff con 62.14, tutte qualificate per i campionati del mondo di Eugene.

Finale salto in alto femminile

Gara dai contenuti tecnici non eccelsi con la vittoria di Vashti Cunningham con la misura di 1.93 che le regala, in ogni caso, certamente la qualificazione iridata essendo già in possesso del minimo previsto di 1,96.

Al secondo posto Rachel Glenn e al terzo Rachel McCoy, entrambe con 1,90 ma distaccate sul podio da un numero diverso di errori, e il punteggio che otterrà grazie a tale posizione potrebbe essere importante per Glenn ai fini della qualificazione per i mondiali in quanto, attualmente, secondo il ranking sarebbe fuori, al contrario di McCoy che invece appare saldamente dentro.

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